Il fatto sarebbe accaduto in Siberia, dove uno scienziato Russo avrebbe effettuato una perforazione nel terreno così profonda, che, calando un
microfono al suo interno avrebbe sentito le voci e le urla dei dannati. La registrazione sarebbe stata fatta a una profondità di 9 miglia, ossia a poco più di 14 km. Il Dottor Azzacove racconta così
la sua spedizione "La perforatrice all'improvviso cominciò a ruotare velocemente, indicando che avevamo raggiunto una grossa caverna o cavità vuota. I sensori della temperatura mostrarono un
draumatico aumento di calore fino 2000° Fahrenheit. Noi calammo giù lungo il condotto un microfono,designato a rilevare i rumori dei movimenti della piastra.Ma invece dei movimenti della
piastra,sentimmo una voce umana gridare dal dolore.Inizalmente pensammo che il suono proveniva dalla nostra attrezzatura ma quando facemmo degli adattamenti,furono confermati i nostri peggiori
sospetti.Le urla non erano quelle di un singolo essere umano,esse erano le urla di milioni di esseri umani".